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trombosi
ragade anale
ascessi e fistole anali
 

L'ascesso è una sacca di pus dovuta allo sviluppo di microbi nei tessuti dell'organismo.
Nel caso dell'ascesso anale l'infezione inizia in una ghiandola posta nell'interno del canale anale, con lo stesso processo dei foruncoli nella cute, e tende poi a propagarsi verso la natica.
L'ascesso può aprirsi (drenarsi) spontaneamente verso la cute intorno all'ano e dà origine alla fistola. La fistola è un passaggio anormale tra due organi cavi o tra un organo cavo (il canale anale o il retto) e la cute.
Che esami si devono fare.
L'anoscopia è essenziale nelle fistole anali.
La rettosigmoidoscopia è di grande importanza perché può dimostrare lo stato del retto e del sigma e fornire la prova dell'esistenza di una colite all’origine della fistola (come la malattia di Crohn).
La fistolografia (esame radiologico) può rivelare la complessità di alcune fistole, per esempio quelle a ferro di cavallo, dimostrando tasche e diramazioni verso il retto.
E' eccezionale che da una fistola insorga un tumore maligno o che una fistola abbia origine in un tumore. Tuttavia è opportuno effettuare un esame istologico dei tessuti malati asportati dal chirurgo.
I sintomi
Nell'ascesso il dolore è continuo, intenso, pulsante, aggravato dalla tosse e dagli sforzi. La febbre può essere elevata. Il medico nota una tumefazione arrossata. Talvolta l'esplorazione del canale anale provoca l'uscita di pus dando un temporaneo sollievo dal dolore.
La terapia
 

Quando la visita è infruttuosa, vuol dire che l’ascesso è profondo e non si è ancora fatto strada verso la cute. In tal caso si possono attendere 24 o 48 ore prima di operare, e nel frattempo ci si affida ad una terapia antidolorifica (Aspirina, bagni caldi). Da evitare l’assunzione di antibiotici.
La fistola in genere inizia con un ascesso inciso dal chirurgo o apertosi spontaneamente: da quel momento si hanno perdite di pus continue o intermittenti.
Le perdite di pus possono dare la sensazione di ano umido, con fastidio o lieve dolore e prurito. Può sembrare un "foruncolo" che non guarisce e si riproduce sempre nella stessa sede.

La guarigione di una fistola non avviene in modo spontaneo. E’ necessario aprire a libro (messa a piatto) la parte del canale anale che la contiene, dall'orifizio esterno cutaneo a quello interno, che deve essere sempre ricercato e individuato, con la specillazione prudente e accurata: è questo il momento più delicato della visita.

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